Una volta installati, per pulire i serramenti in PVC è necessario togliere la sottile pellicola protettiva presente sulla finestra e l’etichetta incollata sul vetro, avendo cura di conservarla per
eventuali sostituzioni.

I profili in PVC sono caratterizzati da una superficie liscia che
facilita la pulizia e la manutenzione.

È sufficiente munirsi di un panno morbido e un comune detergente per stoviglie o uno sgrassatore, reperibile in commercio e diluito in acqua, per rimuovere lo sporco generico, la polvere e i depositi lasciati dalla pioggia.

Per la pulizia dei vetri è, invece, preferibile utilizzare della classica
pelle di daino imbevuta di acqua calda e ben pulita.

Cosa NON utilizzare.

• Detergenti aggressivi o contenenti solventi e detergenti corrosivi quali diluenti al nitro, chetoni (es. acetone), esteri (es. estere acetico), idrocarburi aromatici (es. benzene, toluene o xilene), idrocarburi clorurati (es. metilcloruro, tricloroetilene);
• Sostanze abrasive;
• Materiali rigidi come spatole, spazzole metalliche, spugne ruvide, ecc. poiché potrebbero danneggiare la superficie della finestra e nel tempo e far comparire macchie indelebili.

L’utilizzo di questi prodotti o analoghi, come detergenti contenenti più del 25% di alcool (etanolo) o di acido acetico, può produrre la distruzione della superficie dei prodotti rivestiti.

In caso di sporco persistente, ad esempio il grasso delle cerniere o le marcature di lavorazione (segni a penna o a matita), creatosi durante la produzione delle finestre, può essere eliminato con acqua e un comune detersivo per piatti o sgrassatore.

Per lo sporco più ostico, quando non si riesce a pulire bene la superficie, si può utilizzare la macchina di pulizia a vapore la quale, tuttavia, deve essere tenuta a una distanza di 35 cm dal serramento. Evitare, però, di usare le macchine a vapore se fuori la temperatura è molto fredda o sottozero.

Per la pulizia delle maniglie, si raccomanda di utilizzare solo acqua tiepida e un panno morbido.